La Regione Lazio entra in campo per sostenere le imprese femminili!
Attraverso il Bando “Innovazione Sostantivo femminile” sono stati stanziati 3 milioni di euro a fondo perduto per lo sviluppo di progetti che introducono soluzioni digitali ai processi e sistemi di innovazione aziendale, il contributo finanzierà tra il 50% e l’70% dell’importo complessivo dell’intero progetto presentato.
L’importo massimo erogabile ammonta a 30 mila euro e ogni impresa può presentare un solo progetto.
Le domande potranno essere presentate dal 17 marzo al 16 giugno 2022 e i fondi stanziati per il progetto ammontano a 3 Milioni di euro.
Vengono considerate “imprese al femminile”:
- Lavoratrici autonome
- Imprese individuali la cui titolare è una donna
- Società cooperative/di persone in cui il numero di donne socie rappresenti al meno il 60% della compagine sociale.
- Studi associati in cui il numero di donne rappresenti almeno il 60% della compagine sociale
- Società di capitale partecipate almeno dai 2/3 da donne o MPMI femminili e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i 2/3 da donne.
I costi ammissibili sono quelli necessari per realizzare il progetto, ovvero:
- i costi di Progetto da rendicontare: per un importo non inferiore a 20.000 euro;
- i costi del personale forfettari: in misura pari al 15% dei costi di Progetto da rendicontare;
- i costi indiretti forfettari: in misura pari al 7% dei costi di Progetto da rendicontare.
I costi di progetto ammissibili sono:
- acquisto di attrezzature, strumenti e sistemi nuovi di fabbrica, dispositivi, software e applicativi digitali e la strumentazione accessoria al loro funzionamento
- acquisto di brevetti, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale
- canoni per servizi in modalità “Software as a Service”, acquisizione di servizi erogati in modalità cloud computing e SAAS (Software as a service) nonché di System Integration applicativa e connettività dedicata
- consulenze specialistiche correlate all’Intervento: acquisizione di servizi finalizzati all’adozione di tecnologie ICT (massimo 20% del costo totale del progetto).
Le domande saranno valutate in ordine di graduatoria secondo un modello di calcolo fornito dalla Regione.